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Ma

Volevo solo dirti che mi manchi Immensamente e che nonostante Tutto il dolore del saperti Lontana da me con altri corpi Nel tuo corpo io comunque Ti amo e ti sono vicino Nella dimensione incerta Dell’emotività con i poteri Che il cuore ha o crede O spera di avere

Oggi ti ho immaginata Avere la febbre e aver bisogno Di un sangue nuovo e ho detto Al riflesso di me stesso Che non ci vorrebbero dieci secondi A farmi piantare nel braccio Un pezzo di metallo per drenarmi Il sangue buono e dartelo Schizzo per schizzo

O se un giorno Sapessi il tuo cuore a patire Quella tua malattia aggravata Dal mio non starti più vicino Non vicino abbastanza E mi sono detto di nuovo Che non sarebbe passata un’ora Dal saperlo all’essere orizzontale Su un letto accanto a te In una sala operatoria Con più tubi e aghi che vene E col mio ultimo gesto Porti il mio cuore piccino Su un piatto di sterno

Col mio cuore in petto sapresti Che non erano vane le mie parole Che non c’è nulla che non farei Per te e vivresti Magari avresti la bambina Che avremmo chiamato Artemide Col suo ukulele soprano rosa Per suonarti la buonanotte E farti dormire felice con me A farti pulsare il sangue per il resto Dei tuoi giorni come da promessa

Ma ho guardato il riflesso di me stesso Per la terza volta e mi sono detto Che tu non hai più bisogno di me


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