Spessa è l'acqua e muta
- Claudio Nuccio
- Apr 13, 2019
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Spessa è l'acqua e muta e chiedi con le gambe penzoloni, di essere una polena, che le terre siano un punto nell'alba:
Un sussulto e poi sparire.
Vedere l'ultima volta uno dei ripidi e familiari crinali, che forse saluta dalla cima il tuo addio malato di lacrime, la lebbra incompresa, un inscindibile nebbia di ragioni.
Mi chiedo chi agiterebbe al porticciolo una mano, per gioco.
Porterei nel cuore un olivo, un pino o la tristezza di un gatto, e non so per quanto potrò tenere tesi quei rami, nel seguirsi degli autunni del mio petto.
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