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Patrimonio

  • Nicola Barbato
  • Jan 23, 2019
  • 1 min read

La piaga è l’unica eredità, nacqui scisso e crebbi con la speranza del ritorno, ma non approdai, mamma, alle tue guance bagnate; papà, mi affidasti il coltello per mangiare o ucciderti?

Le vostre braccia non le riconosco. I calli sono storie di romanzi lasciati lontani dalla culla. Le grida furono il carillon, I piatti lanciati tagliano le fondamenta.

Mamma, le tue ossa consapevoli dell'argine, non vi tengono insieme come non siete stati mai: non resta nemmeno la retorica dell'unione.

Ma mi sentivo figlio. Ora passatemi il grado di pastore, condurrò capre sterili alla mattanza, brinderò alla necessità del taglio: la placenta fu la prima gabbia.

E nell'ultima mi sbatteranno i figli quando vedranno che vi somiglio, ma mi strapperò le labbra, madre e mi taglierò il naso, padre: combaceranno solo nel pianto.


© 2017 - Il Simposio della Poesia 

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