Storia del Lupo Mammone
- Mario Alessio Guarano
- Dec 14, 2018
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Tra le lenzuola fresche di lino, sotto le coperte bianche di lana sbuffavo col viso dentro al cuscino tanto per fare una cosa strana.
E tu guardavi con rughe ridenti, vecchia negli occhi, e felice: avevi il sorriso con pochi denti di chi forse sa, ma non dice.
Spegnevi il lume con la stessa mano praticamente da sempre, e c'era nel buio un sentore inumano di ombre e di sera che scende.
Era strano come giocasse la luce notturna sul letto ma non mi accorgevo di nulla e contavo le crepe del tetto.
Mormoravi sotto le coperte "Dormi, ché viene il Lupo Mammone" terrorizzato affondavo la testa nel petto, e dormivo per ore.
In questa storia del Lupo Mammone nessuno sapeva chi fosse, ma solo perché non striscia sui letti la notte, non ruba bambini alle nonne.
Io l'ho incontrato, quel Lupo, l'ho visto! Era sul letto alla luce del lume di una casa antica, tra l'armadio ed il capezzale.
L'ho visto nelle labbra piegate in un sorriso senza memoria, nelle pupille vuote ed opache di un gran dolore tra le lenzuola.
C'era quel sentore inumano di morte e di notte che scende e non mi sembrò per niente strano dire - come alla fine di una canzone -
"Dormi, nonna: è arrivato il Lupo Mammone"
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