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Quel che non importa

Nient'altro è più m’importante della tua prigione. Del tuo sorriso sciolto ho le memorie nelle tasche, sugli autobus del pomeriggio, nei miei passi; ti vedo sgretorlarti di fronte al caffè dissolta nei riflessi scuri, ti cerco al mio fianco quando cammino sotto le stelle. Cerco la tua mano alla sera, al mattino un tuo sorriso. Non c'è cosa più tenera, niente è più importante. E ti vedo triste come le sponde del mare quando la spuma porta via i cocci e la tua gioia. Taglio e ricucio queste mie ferite ma niente è più importante. Oggi seguo questo bagliore che rosso si alza al cielo cercandovi conforto. Avrei potuto comporgli una poesia; la bellezza che emanava nel buio dalle mura della città mi attirava nella sua lunga notte. Ma davanti a quel panorama ti stringevo per la prima volta, guardavamo il cielo increduli. Io avevo gli occhi lucidi, la tua pelle si stringeva sulle mie braccia docili. La quiete. E nient'altro è più importante.


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