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In memoria di Giuditta

Con te tramonta la mia infanzia.

Quando avanzavo scalza nei trifogli, alla ricerca di coccinelle tra una foglia di carota e l'altra, dal verone di casa lo sguardo vegliava su di me; a volte lo risento, e sembra non essersi mai spento.

Non potrò più coglierti i tulipani, ma curerò il pallido crisantemo in memoria dei fiori che tanto amavi.

Dalla tua sedia nessuno mi osserva più cucinare; se non un sottile strato di polvere che ha preso il tuo posto, e sembra non volersene andare...

Non colma il vuoto della tua assenza.


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