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La banalità della gioia

  • Salem Ghribi
  • May 18, 2018
  • 1 min read

Mettere in primo piano se stessi è un individualismo imperdonabile, come quadri bianchi, solo schizzi di colore senza forma, scopi, ed è Niente, notte, silenzio.

Cercare la propria, e solo propria, felicità: una vergogna, è una vergogna vi dico!

Che senso ha, madre, se io son tranquillo ed il mio vicino é sollevato ad un palo?

Avrà lui adito, motivi, parole per maledire il mio nome?

Sì! Io dico di sì! Se non condivisa, è banalità della gioia.

È colpevole, È cieca, È artificiale, È chimica.

Le trombe in piazza urlano: Meglio morir assieme, meglio il polso che freme, che adagiarsi da soli, nell'ozio dei colpevoli.


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