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Chiamami uomo

  • Claudio Nuccio
  • Jan 15, 2018
  • 1 min read

Non chiamarmi ipocrita, chiamami uomo se fagocitato in grossolane visioni un verme scheggiato graffia la faringe, mentre godo di parole vere per metà.

Non chiamarmi Genio se metto su carta un madido abisso di vergogne e dolori. Ascolta, nell'urlo, il nevrotico pianto infantile, stroppiato e infinito. Chiamami uomo

nel giorno che viene al mattino, nuovo rinnoverà il codice che tramando sottecchi. Chiamami Uomo ancora una volta, nell'inevitabile solco del caso che chiami vita.


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