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Il cimitero dei fiori

Ho ricevuto soltanto rose appassite, con inossidabile calma le ho sepolte dove ogni stele vuole un suo nome: nel mio fatiscente cimitero dei fiori.

Mi stendo vaga su ogni sepolcro e su docili candidi petali bianchi piango miti rivoli d'acqua dipinta.

Ho tra le mani una rosa sbiadita dal tremulo gambo incompiuto, la sola che ancora vive e respira;

e con dolcezza la nascondo a te, che una volta a me l'hai donata, negandole il mio stanco nome.

Tenendola cara in grembo giaccio nel tepore del solo luogo ospitale sperando che mai perda il colore: nel rosa di un tenero campo fiorito.


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