Uccellino
La sabbia del sonno ancora Lievemente sugli occhi sparsa, Esco, piede sulla scena della farsa. Foglia tarda, dopo la prima ora, Nella grigia città , portata dal vento.
Freddo sento, lieve odo un canto
Tra nude scarne braccia lignee si fa breccia, Lo riconosco, è Uccellino! Sempre lassù, a parlare a me qua giù.
Qua giù stanco, par volermi cullare Il tuo canto, Uccellino, nutrito di vermi. Esserino, sempre canti: quando ti fermi Mai?
E la sabbia del sonno ora meno Gli occhi in fallo mi mena. E la noia dei giorni trascorsa. E la sabbia del sonno ancora Lievemente sugli occhi sparsa
Uccellino proprio te ritrovo lungo la corsa Mia, nel vialetto; non so se ti riconosco: Sei sempre te? Il cantare tuo mi rincuora
Mi addolora il non trovarti, mi lascia soletto. Uccellino, il tempo è passato, ormai è tardi. Tu cambi, voli, migri, parti; io sono sempre qua.