top of page

L'Infinito

  • Giacomo Leopardi
  • Jun 23, 2017
  • 1 min read

Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.


Comments


© 2017 - Il Simposio della Poesia 

  • White Facebook Icon
  • White YouTube Icon
  • White Instagram Icon
bottom of page